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Io sono Jessica, una semplice ragazza nata a Como da papà Angolano e mamma Italiana. La la mia storia forse è come tante altre ma, con un particolare ineguagliabile, che ora vi racconterò. Tutto ebbe inizio quando all'età di quattro anni mamma e papà si separarono... Papà non c'era praticamente mai e questo causò un piccolo vuoto nel mio cuore che con gli anni si allargò. Al mio fianco c'erano mia mamma, mio fratello, i miei nonni, mio zio ma, non mi bastava il loro affetto; esso sembrava coprire tutto il mio cuore tranne quel vuoto che ormai all'età di 15 anni era ben cresciuto.Ricordo che i nonni sorridevano ed erano gioiosi quando acconsentivo ad andare in chiesa con loro la domenica mattina; amavo renderli felici, per questo ci andavo, ma in realtà non ascoltavo quasi nulla di ciò sentivo. Ricordo inoltre con chiarezza una frase che mi disse mio nonno: 'Dio è il padre che stai cercando'. Questa frase in un giorno di tristezza, mentre tornavo a casa da scuola, fece aprire le mie labbra e chiedere direttamente a Dio se fosse realmente il padre di cui avevo bisogno. Lui mi rispose con un Abbraccio. Il mio cuore si scaldó e finalmente da quell'incontro speciale con Gesù quel vuoto iniziò a restringersi, e più Lo conoscevo, più conoscevo la verità e più stavo meglio. Certo il rapporto con mio padre non era cambiato ma, in cambio avevo guadagnato un Padre Celeste, fedele che mi avrebbe asciugato ogni lacrima e avrebbe riso con me in ogni mia gioia. Dal giorno dell'abbraccio tutto cambiò, compresi che alcune cose che dicevo o facevo non piacevano a Dio e quindi evitavo di farle e dirle. Arrivò il momento in cui Dio mi portò alla vera libertà! Come? Attraverso il Perdono. Perdonai mio padre per ogni mio pianto, per ogni volta che lo volevo lì ma, lui non c'era, perdonai mio padre per la sofferenza e delusione che recò in mia mamma, perdonai mio padre per la tristezza che mise in mio fratello e per l'abbandono. Finalmente dopo questo passo fui libera di sbattere le ali che Dio mi aveva donato. Ora sono all'inizio di una nuova e strabiliante avventura con la Missione REM. Da quando Dio toccò il mio cuore non riuscii più restare in silenzio, sentivo il bisogno di parlare e raccontare a chi conoscevo e incontravo ciò che mi era successo. Oggi dopo tempo, mi ritrovo qui nel centro della missione pronta a vivere il sogno che Dio a messo nel mio cuore, so che non sarà facile e che non saranno sempre piene di colore le mie giornate ma, una cosa so con certezza Dio sarà sempre al mio fianco a tenermi per mano.

Siamo una coppia di credenti di Apricena, un piccolo comune della provincia di Foggia in Puglia. Abbiamo conosciuto la missione REM tre anni fa. Il Signore ci ha dato la gioia di collaborare per evangelizzare. Questa esperienza ci ha fatto crescere per la gloria di Dio.

Mi chiamo Alfonso, provengo da una famiglia cristiana, vissuto in America latina dove ho trascorso i primi venti anni della mia vita e dove ho iniziato a fare i primi passi nel percorso cristiano. Ma è a Milano che ho conosciuto personalmente il Signore dopo essere ritornato alla mia terra natale. Il tempo scorreva e durante le varie campagne evangelistiche organizzate dalla mia chiesa locale compresi, pur non avendo doti ne' particolari preparazioni, di avere una naturale inclinazione in questo servizio. Così nasce contemporaneamente il desiderio di sostenere alcune missioni tra cui una in particolare, nella regione nordafricana. Attualmente sono impegnato con la missione REM dove servo da qualche anno e dove Dio mi ha permesso di vedere tante persone arrendersi a Lui di fronte al breve e semplice messaggio di salvezza. Per questo motivo non posso non ringraziarlo in preghiera sapendo che la preghiera è la risorsa di ogni risorsa.